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La crescente attenzione alle conseguenze di cataclismi naturali come i terremoti ha dato forte impulso alla ricerca e allo studio di metodi sempre più efficaci per minimizzare i danni prodotti da tali eventi. Negli ultimi anni anche in Italia ed in Europa si è avuta una forte accelerazione in relazione a tali tematiche avvicinando l'Italia a nazioni tradizionalmente molto attive nel campo della ricerca e applicazione di dispositivi antisismici come Stati Uniti e Giappone. In particolare, con l'approvazione delle Nuove Norme sulle Costruzioni 2008, vengono incorporate e rese pienamente operative le strategie di protezione antisismica già tracciate nelle prime linee guida ministeriali e successivamente nella ordinanza della Protezione Civile n.3274. La principale novità è costituita dal nuovo approccio dell'ingegneria sismica basato sulla modificazione della risposta sismica delle strutture mediante l'utilizzo del principio dell'isolamento o della dissipazione di energia. L' approccio dell'ingegneria sismica tradizionale si basa sul principio della “gerarchia delle resistenze” e si pone l'obiettivo di evitare il collasso delle strutture pur ammettendo gravi danni alle stesse fino alla completa inagibilità e impossibilità di riparazione. L'ammissibilità di tali danni risulta dalla difficoltà e antieconomicità di realizzare una completa protezione delle strutture. L'attuale assetto normativo, invece, predilige un approccio diverso ed innovativo basato su strategie mirate a minimizzare l'energia trasferita dal sisma alle strutture. Ciò si ottiene mediante metodi di isolamento base o dissipazione di energia che operano modificando la risposta sismica delle strutture. Nel dettaglio, l'isolamento permette di “disconnettere” il manufatto dal terreno e minimizzare l e accelerazioni indotte dal sisma e direttamente legate alle forze e ai danni causati alle strutture portanti e non. La dissipazione interviene direttamente sottraendo parte dell'energia associata all'evento sismico. La traduzione pratica di tali principi teorici è di fondamentale importanza per rendere disponibili ai progettisti, dispositivi e sistemi capaci di realizzare le strategie di protezione sismica illustrate. In questo senso la Tec s.r.l. si è adoperata per realizzare una gamma di prodotti utili allo scopo e rispondenti alle prescrizioni previste nella normativa nazionale sulle costruzioni e nella specifica norma europea di riferimento UNI EN 15129 “Dispositivi Antisismici”. In questa ottica è possibile classificare i prodotti applicabili in: 1) Dispositivi di vincolo - Fissi - Mobili unidirezionali - A“fusibile” (meccanico o idraulico) - Temporaneo (shock trasmitter) 2)Dispositivi dipendenti dallo spostamento - Lineari - Non lineari 3) Dispositivi dipendenti dalla velocità -Viscosi -Viscoelastici 4) Dispositivi di isolamento - Elastomerici (con o senza nucleo dissipativo in piombo) - A scorrimento (superfici piane o curve).